Antica Pasticceria CARRATURO

Giorgio Contino
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A Porta Capuana c'è l'antica pasticceria Carraturo. Chi vuol conoscere la plebe napoletana venga alla Porta Capuana, diceva un cronista. Chi vuol conoscere la lunga storia dello splendore, dell'onore e della vanità del lavoro a Napoli e nel Sud, venga da Carraturo. Quasi da due secoli tira su le serrande e officia un santo mistero, la vera abilità dell'artefice. Signorina, vorrei dei babà - ... e tutto il suo babà. Due occhi mi guardano; belli più che vicini; neri, curiosi, sensuali, scintillanti a causa della mascherina anti Covid19. Sanno tutto di me, gli occhi della signorina del banco; anche dell'ultimo dono desiderato, ma che non ho avuto il coraggio di chiedere. Cinque minuti per i babà, e intanto le offro in dono una sfogliatella? Prima venne il visibile, quindi il palpabile. Tiepida, dolce, carezzevole, offerta in sacrificio; promessa anticipata, la sfogliatella. Non saprò mai se aver titubato a chiedere a un bell’occhio antico la sua fiamma inviolata mi sia costato la perdita del dono assoluto e assurdo. Qui l’errore è in ciò che non si è fatto, nella diffidenza che fece esitare. Il coraggio e la grazia viene sempre chiesto dalle donne del Sud; mistero femminile, che solo schiude letti incondivisi. Turbato, avrei aspettato cinque secoli, figuriamoci cinque minuti. Vergognoso della viltà, fuggo al bancone del caffè. Il caffè è maschio; femmina la sfogliatella, e anche il babà. Già zuccherato? chiede il commesso. Grazie, lo preferisco amaro. Acqua liscia o gasata? Semplici carezze, che vengono da lontano. Chissà se è il più buon caffè di Napoli? Chicchera che apre il senso. Tutti i babà mi aspettano. Li ricevo nel pacchetto, tutto infiocchettato; disciplina di una misteriosa promessa. Tutti, tranne l'ultimo: quello che non ho meritato, per viltà. Arrivederci, Carraturo!

Achille Valle
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 CHI SIAMO  LA STORIA L'Antica Pasticceria Carraturo nacque nei pressi di una delle porte più importanti della città, "Porta Capuana", costruita grazie al Re Ferrante D’Aragona nel 1484e così nominata per la sua direzione rivolta verso la città di Capua, ed ancora, per la  collocazione situata alle spalle diCastel Capuano. Così, totalmente immerso in una zona pregna di storia e ricca di vitalità, il maestro pasticcere Carraturo, dal 1837, iniziò a specializzarsi in quel tipo disfogliatella che poi la storia avrebbe riconosciuto ufficialmente come “Riccia”. Offrendola a tutti i “paesani” della provincia (che, eletta la piazza prospiciente la storica porta come loro luogo di ritrovo, solevano comprare con pochi soldi il famoso “pasticciotto”)Carraturo fece la sua fortuna. Tutt’oggi tra le abitudini dei napoletani vi è la "classica" passeggiata verso illungomare di Mergellina passando per la popolosa Piazza di Porta Capuana

Antonella Cuomo
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La tradizione della vera pasticceria napoletana ha luoghi che restano immutati, mentre intorno la città si trasforma. Carraturo è un angolo di Corso Garibaldi in cui i profumi e gli aromi di sempre si fondono con volti e abitudini che mutano, ma che continuano a ingentilirsi davanti a una sfogliatella o a una "guantiera" di paste. Il laboratorio al primo piano è come sempre una inaccessibile miniera di tesori per golosi. Non importa dove la giornata imponga di andare, la sosta da Carraturo sarà sempre il miglior buongiorno.

Salvatore Biscardi
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In questa quarantena dove l'isolamento ci ha portato tante mancanze mia madre aveva voglia di dolci, quelli buoni e artigianali, quelli che si sente al primo morso la qualità eccelsa e ho provato tramite app da asporto Carraturo. Non mi ha deluso, anzi ne consiglio l'acquisto da asporto. Veloci nella preparazione con porzioni generose valgono il prezzo che costano.

Francesco Andretta
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Una delle più antiche pasticcerie di Napoli in uno dei posti più storici della città. Pasticceria tradizionale napoletana eccellente, ma anche il gelato è molto buono. Tutta produzione artigianale e tutto quello che viene venduto viene fatto da loro. Anche i prodotti rustici. Qualità elevata a prezzi normali. Ottima accoglienza.